Consigli sulla professione

12 Lug 2014 | Testimonianze

Testimonianza Massimo  29 settembre 2105

Cara Collega,

ti ringrazio anzitutto della tua bella telefonata.

E’ sempre una gioia ascoltare una persona innamorata di Dio.

Il tuo progetto e la tua vocazione sono bellissime e presentano punti di contatto evidenti con lo spirito dell’Opera.(leggi tutto cliccando sopra…)

 

22 agosto 18:28:15

Gent.ma Collega, mi presento, sono un collega del foro di X. Navigando su internet alla ricerca di risposte su come svolgere il mio lavoro nel rispetto degli insegnamenti di Gesù, mi sono imbattuto in una Sua bella testimonianza. Avrei davvero piacere a scambiare due chiacchiere con Lei in relazione ad un caso che mi crea un po’ di disagio e conoscere il Suo punto di vista. Sarei davvero lieto se accettasse la mia richiesta di amicizia. Con stima. N.

23 agosto 15:59:12

Scrivimi a info@avvocaturainmissione.it

23 agosto 22:53:42

Grazie mille per l’amicizia!

Dunque, è oramai un anno che seguo una cliente che ha intenzione di separarsi dal marito. Hanno una bimba piccola che, come purtroppo accade spesso in questi casi, viene sballottata da una parte all’altra, quando è con un genitore sente cose negative sull’altro e viceversa ed evidentemente soffre molto per questa situazione. La crisi è iniziata a causa di una storia parallela portata avanti dalla mia cliente non confessata, ma scoperta dal marito. Io, che non ho mai curato separazioni e divorzi sin d’ora (a parte una volta in cui subentrai ad un collega per motivi di incompatibilità per una vicenda conclusasi con la decisione di non divorziare) se devo essere sincero, nell’accettare il caso sono stato attratto dal fatto che la cliente aveva ed ha diritto al gratuito patrocinio. Dopo un anno speso, su mio insistente consiglio, a cercare di addivenire ad una consensuale, fallito ogni tentativo, prima dell’estate ho depositato all’ordine la richiesta di ammissione al gratuito, preordinata ad una causa per separazione giudiziale. Tuttavia, da qualche settimana è insorto in me, cattolico (anche se non dei migliori) e che crede nel Sacramento del matrimonio, il dubbio di coscienza se sia giusto patrocinare una causa del genere, anche in considerazione delle indubbie colpe della mia cliente. Come ti dicevo, navigando in internet mi sono imbattuto in un tuo racconto sulla stessa tematica ed approfondendo ho avuto modo di conoscere con ammirazione le scelte che hai fatto ed il tuo bellissimo percorso di fede. Poter avere un confronto con una persona che ha avuto ed ha le tue stesse incertezze emotive con cui, in un lavoro come il nostro, sei costretto a misurarti continuamente, mi conforta. Ecco, allora ho pensato di chiederti un parere in merito, certo che mi sarebbe sicuramente di aiuto. Ti ringrazio ancora una volta per il tempo dedicatomi.

25 agosto 0:52:39

Caro N,è bellissimo che ti Chiedi cosa fare in coscienza. Con la coscienza il rapporto è personale. C’è a chi il Signore chiede di più a chi meno per questo la sensibilità è diversa per ciascuno. Per l’opinione di sacerdoti con cui mi sono consultata in passato è possibile patrocinare la separazione ma non il divorzio perchè con quest’ultimo la parte è messa nella circostanza di potersi risposare. Ma tu sai che la cliente vive già una situazione di peccato…io posso dirti che in passato mi è capitato di fare quasi costretta qualche separazione ma l’anno scorso al figlio di un caro amico non ce l’ho fatta. Ĺ’ho scoraggiato in tutti i modi di separarsi e dopo l’ho lasciato a se stesso, è andato da altro legale, sono stata contenta così. Devi vedere tu in coscienza se non te la senti molla, tanto con il gratuito patrocinio ti daranno due euro. Non so vedi tu.

25 agosto 21:13:15

Carissima Anna,

Grazie mille della risposta. L’aspetto emozionale è senz’altro la parte più difficile del mestiere dell’avvocato, almeno per me che spesso, come nel caso che ti ho raccontato, mi trovo ad affrontare dubbi ed incertezze su come comportarmi per restar bene con me stesso. Effettivamente il desiderio sarebbe quello di lasciar perdere e dire alla cliente di non poter portare avanti la sua causa. Solo che dopo un anno passato a starle dietro ora non saprei davvero cosa dirle…vedremo…ho ancora qualche giorno per pensarci. Di certo se dovessi andare avanti non le curerò la pratica del divorzio e verosimilmente mi guarderò bene, in futuro, dall’assumere altri incarichi simili. Ti ringrazio tanto di avermi ascoltato e ti ringrazio per quello che fai e per come vivi la professione, è davvero una cosa bellissima. Se hai piacere ti farò sapere come si evolverà la vicenda. Un caro saluto.

Certo scrivimi quando vuoi. E anzi se interessato all’associazione fatti sentire su info@avvocaturainmissione.it

Vai sul sito www.avvocaturainmissione.it oppure prenotati il nostro libro ‘ Quale giustizia oggi?un volto cristiano’.

CONSACRAZIONE ALLO SPIRITO SANTO

O  Santo Spirito,

Dio Altissimo ed Onnipotente,

a te desidero consacrare tutta la mia persona, tutto il mio cuore, l’anima e la volontà.

Consacro a te tutta la mia attività professionale come avvocato, magistrato, operatore della giustizia,

desidero consacrare tutto il mio passato,

il mio presente ed il mio futuro,

tutto ciò che mi appartiene, i miei affetti,

i miei desideri, i miei progetti, i miei pensieri e decisioni; tutto ciò che sono e tutti i miei beni.

Per questa mia consacrazione a te, o Divino Spirito

benedici tutti coloro che incontro per motivi professionali e non, coloro che amo, che penso, che conosco e…

tutto ciò con cui la mia vita verrà in contatto.

Tutto sia beneficato dalla potenza della tua Luce,

del tuo Calore, della tua Pace.

Tu sei il Signore della VITA,

e senza la tua Forza nulla è senza colpa.

 O Spirito del Divino ed Eterno Amore

vieni nel mio cuore e rinnovalo, plasmalo,

rendimi simile a te e fammi grazia

di essere tua dimora.