Punto di incontro per chi si è collegato con l’ Associazione Avvocatura in missione alle 8 della mattina del 20 settembre davanti la Chiesa di Gesù misericordioso di Santo Spirito in Sassia. Già alcuni vanno a ricevere il sacramento del Perdono, mentre si attendono tutti i partecipanti. Iniziamo la nostra processione verso S. Pietro avendo il nostro stendardo che raffigura la bilancia della giustizia sormontata dallo Spirito Santo. Alcuni fotografi stupiti fotografano lo stendardo. Arrivati, quasi i primi , a S. Pietro il gruppo prende posto mentre la presidente Anna Egidia Catenaro e tre membri laici consacrati: Cristina Dolfi da Treviso, Antonio Caruso da Salerno, luigi Ferrara da Sarno ci dirigiamo verso i posti riservati sul sagrato. Saremo a fianco di papa Leone, sul lato destro. Per Dio incidenza conosciamo , seduti davanti a noi in prima fila il presidente di una associazione di avvocati di Parigi ed il vicepresidente dell’ Ordine di Parigi le quali ci regalano la medaglia miracolosa. Ecco che Rue di Bac , la Madonna che ci lascio lì la medaglia, vuole ricordarci l’ origine della nostra fondazione, proprio lì a Parigi. Lo partecipiamo ai colleghi parigini e ci promettiamo così una collaborazione reciproca. Dopo il saluto di Mons. Fisichella vi è l’intervento di Mons Arrieta. Sotto il Sole cocente attendiamo il Santo Padre. Arriva alle h.12,20 circa, Saluta la folla di giuristi in piazza e dopo ci offre la sua esortazione alla giustizia, non c’è Stato Senza giustizia. Dopo la santa benedizione, sotto il sole cocente ci dirigiamo a piedi verso l’ Osteria dei Pontefici. Il pranzo è un momento di confronto e di conoscenza tra quanti volti nuovi si sono aggiunti a noi e un ritrovarsi fra quanti avevamo perso di vista, un condividere lo stesso ideale di giustizia, di coerenza a principi e angelici, di rispetto e onestà. Bello, edificante. Dopo il pranzo ci aspetta altra processione sotto il sole cocente, per ottenere non solo il perdono dei peccati ma anche la remissione della pena abbiamo ancora da adempiere la partecipazione alla santa messa e poi il passaggio della Porta Santa. Ci dirigiamo verso la chiesa di S. Maria in Traspontina; ci attende un padre Carmelitano, alle h.15, altri appena giunti in chiesa sentono il desiderio della confessione e vanno prima e anche dopo la messa a ricevere la misericordia del Padre . Il messaggio che Anna Egidia ha lanciato è passato ed è arrivato dritto al cuore. Se con i nostri peccati abbiamo guadagnato un ergastolo, dieci anni di galera o più oggi abbiamo la possibilità di essere liberati dal nostro ergastolo, perché Gesù col suo sangue ha pagato il nostro riscatto. Dopo la celebrazione Eucaristica il sacerdote ci dà la benedizione con acqua benedetta. Prosegue il nostro pellegrinaggio, sempre sotto il sole alle h.4,30 di pomeriggio verso S. Pietro. Aneliamo ad arrivare alla Porta Santa. Recitiamo l’atto di dolore per i nostri peccati, recitiamo come richiede il canone il credo, Pater , Ave e Gloria secondo le intenzioni del Papa . Poi passiamo la Porta Santa, salutiamo con una preghiera il nostro caro Santo Giovanni Paolo II che ci ha indicato la via nel giubileo del 2000:”andate negli ambienti di lavoro e portate Cristo”. Passiamo facendo il giro dentro S. Pietro davanti a Papa Giovanni XXIII, un saluto in preghiera ed infine usciamo. Il nostro percorso è finito. Ci salutiamo ognuno tornerà nelle varie parti d’ Italia. Ci unisce uno spirito più forte, più fraterno. Poi posto alcune foto su nostre chat ed una collega Daniela di Roma scrive: “Azzerata”. Che bello! La nostra fede ci fa capire ed accogliere il dono. Ieri le nostre pene, conseguenza del nostro peccato, sono state azzerate. Grazie Signore perché hai donato la tua vita per noi, grazie Spirito Santo perché ce lo hai fatto comprendere in semplicità. Grazie Dio Padre perché sei il nostro unico Padre. Anna Egidia Catenaro
Intervento del Santo Padre
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