La Preghiera e l’evangelizzazione

13 Nov 2009 | Riflessioni

Importanza della Preghiera nella evangelizzazione 

Meditiamo il passo di  Mt 4,1-19  e guardiamo Gesù, il maestro, il nostro prototipo.

Gesù dopo trenta anni di vita nascosta a Nazareth, fu sospinto dallo Spirito nel deserto per essere tentato.

Dopo aver superato qualunque tentazione è pronto per andare a predicare e cosa dice? “Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino”. Iniziata la predicazione vede due fratelli, Simone detto Pietro e Andrea suo fratello che stavano gettando in mare le reti e disse loro ” Seguitemi e vi farò pescatori di uomini”. Essi all’istante lo seguirono.

Quali sono allora le condizioni per iniziare con potenza una predicazione? Passare attraverso le varie tappe di superamento delle prove e delle tentazioni stando in preghiera, digiunando, fortificandosi nelle varie prove che possono essere superate solo nella preghiera con Gesù.

Qual è la tecnica del diavolo? Attaccarci nelle nostre debolezze.

Gesù era nel deserto e dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame.

E’ allora che gli si avvicina il tentatore ed approfitta di quello che poteva essere un momento di debolezza “la fame” e gli dice: “Se sei Figlio di Dio, dì  che queste pietre diventino pane”. Ma Gesù gli rispose:

” Sta scritto, non di solo pane vivrà l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”. Vediamo che Gesù gli risponde con una parola della scrittura. Di qui l’importanza della formazione biblica, della conoscenza della Parola di Dio per poter superare le tentazioni.

Ma il tentatore non si arrende alla prima tentazione, continua cercando i vari punti deboli dell’uomo; e rincalza “Se sei Figlio di Dio gettati giù. Infatti sta scritto : Darà ordini per te ai suoi angeli che ti sorreggano sulle braccia perché non urti in qualche passo il tuo piede”.

Satana lo tenta nella superbia, nell’orgoglio utilizzando lui stesso frasi della scrittura, ma Gesù supera anche questa e ribatte:” Sta anche scritto: non tenterai il Signore Dio tuo”.

Il diavolo di nuovo ci prova, non molla una persona tanto facilmente, e questa volta cerca di accaparrarsi l’anima offrendo il potere: ” Tutte queste cose io te le darò, se prostrato a terra mi adorerai”. Ma Gesù è il più forte e gli disse: ” Vattene satana! Adorerai il Signore Dio tuo e a lui solo presterai culto”.

Il diavolo allora lo lasciò.

Cosa significa tutto questo rapportato a noi? Che il diavolo conosce le nostre debolezze, i nostri punti deboli e proprio lì viene ad attaccarci ma se noi restiamo saldi nella fede e gli chiudiamo ogni volta le porte arriverà un momento in cui se ne andrà via scornato.

Dopo aver superato le tentazioni ecco che Gesù è pronto per iniziare la vita pubblica, per iniziare la predicazione in Galilea. E quale era la sua predicazione? “Convertitevi, poiché è vicino il Regno dei cieli “.

La sua predicazione fu diretta, non fa giri di parole, non c’è tempo per girare attorno ma urgeva allora ed urge adesso esortare, richiamare, supplicare, raccomandare: ” Convertitevi, perché il Regno dei Cieli è vicino”.

 Proprio all’inizio della predicazione Gesù trova i suoi primi discepoli (Mt 4,18) ” Camminando lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone detto Pietro e Andrea suo fratello: stavano gettando in mare le reti, poiché erano pescatori. Disse loro: ” Seguitemi e vi farò pescatori di uomini” Essi all’istante, abbandonate le reti , lo seguirono“.

Qui colpisce la padronanza di Gesù nel dire:” Seguitemi…”e l’immediatezza della sequela:

” All’istante…” Da ciò si evince che la chiamata  se preceduta dalla purificazione, dalla penitenza, dalla preghiera del chiamante, dalla comunione tra il chiamante e Dio, porta i suoi frutti, la predicazione riesce, i chiamati ascoltano.

Ed infine per sottolineare l’importanza della preghiera leggiamo il passo di Lc 3,21: Il Battesimo di Gesù. ” E mentre stava in preghiera, il cielo si aprì  e lo Spirito Santo discese su di lui, in forma di colomba. E vi fu una voce che venne dal cielo. Tu sei il Figlio mio amatissimo, in te io mi compiaccio”.

Qui colpisce che allorquando Gesù stava in preghiera lo Spirito Santo discese su di lui. Di qui l’importanza del pregare per essere riempiti di Spirito Santo e se si è in preghiera ed in sottomissione a Dio accettando anche la purificazione dai nostri peccati , il Padre anche per noi apre i cieli, si china su di noi e dice, a ciascuno di noi: ” Tu sei il mio figlio prediletto“. Amen.