Dal costato squarciato contemplo l’amore di Dio per me
Quali le parole di Gesù sulla croce?
“Ho sete”.
Gli dettero da bere aceto, ma lui non ne volle.
“Ho sete”,
ho sete di te, del tuo amore,
ho sete di anime che mi accolgano,
“Ho sete”
Lui che disse alla Samaritana: “Dammi da bere”… e poi…” chi beve della mia acqua non avrà più sete in eterno”.
Lui che tutto ha e tutto possiede e nulla senza di lui esiste dice :
“Ho sete”
“Ho sete”, ho bisogno di te, della tua conversione,
“Ho sete”, voglio entrare nel tuo cuore,
“Ho sete”, ardo d’amore per te fammi entrare,
“Ho sete”, voglio vivere in te;
“Ho sete”, voglio essere in te;
” Ho sete”, voglio che il mio cuore palpiti all’unisono con te.
Poi il suo sguardo va su tutti,
su tutti gli uomini di ogni tempo e di ogni razza e….
guardandoli/ci li/ci ama,
il suo sguardo brucia d’amore e ricopre tutti come un mantello e…
con le braccia stese….,
arreso al Padre….,
al progetto,
al disegno,
un solo pensiero,
mentre scruta nelle profondità del cielo ancora lo sguardo del Padre e… gli dice:
“Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno”.
Quello sguardo d’amore fu per noi, quella raccomandazione fu per noi.
Dopo elevò il forte grido di dolore: “Eloì eloì lamà sabactanì” che significa: “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato“.
Abbandonato dagli uomini,
abbandonato da Dio.
Ma non finì qui.
Un colpo di lancia dopo morto gli squarciò il costato.
Forse il suo cuore non era abbastanza trafitto?
Quali dolori Tu, o Gesù, hai dovuto patire per me.
Dopo la morte continuò a donare ancora….sangue ed acqua .
Quel Sangue che purifica, che lava e quell’Acqua, dello Spirito, che ridà la vita.
Pentecoste 2003
Avv.Anna Egidia Catenaro