Conclusioni Conferenza 16 giugno 2005, Pescara
Avv. Anna Egidia Catenaro
A me spetta concludere, ecco solo due parole: Ringrazio il Prof. Loiodice che ci ha dato la sua disponibilità, lui ha trovato già la scelta del titolo per la Conferenza che era per l’On.le Moretti, deputato alla Camera il quale per motivi di salute ha dovuto disdire l’impegno; appena ebbi questa notizia contattai subito il Professore che, per “Dioincidenza”, avevo conosciuto personalmente poche settimane prima presso la Chiesa di S.Agnese a Roma, a P.za Navona, dove ogni giovedì sera si svolge l’adorazione eucaristica.
Io vorrei tirare un attimo le file: ecco noi in apparenza siamo pochi ma in ciascuno di voi ho notato una profonda attenzione, debbo dire grazie al Professore perché prima di iniziare la Conferenza ha detto che l’essere pochi e la presenza di ostacoli ha un significato altamente positivo, vuol dire che Gesù è con noi, è un segno che il Signore è veramente con noi, che sta iniziando con noi questa nuova evangelizzazione, perché ogni nuova fondazione, ogni nuova ondata dello Spirito all’inizio trova degli ostacoli.
Debbo però benedire il Signore perché fin dall’inizio ci ha dato sempre i pastori, i Vescovi che sono sempre stati presenti alle nostre Conferenze.
Noi sappiamo che il Vescovo è il pastore, il rappresentante di Cristo per la Diocesi ed in ogni diocesi dove noi organizziamo le Conferenze è sempre stato presente il Vescovo il quale ci segue personalmente e durante l’anno ci segue dal di dietro per le attività che noi svolgiamo.
Oggi abbiamo avuto tre persone importanti: una il Vescovo che è il rappresentante della Chiesa a livello locale, un’altra è in rappresentanza di tutti gli avvocati d’Italia il Consigliere nazionale forense, prof. Loiodice e in rappresentanza dei giudici abbiamo un Presidente di Sezione di questo Tribunale di Pescara.
Possiamo dire che non ci è mancato nulla.
Il titolo dell’associazione è “Avvocatura in missione” perché è sorta in preparazione del Giubileo, nel 1999; fu una cosa improvvisa, anche se rispondeva al desiderio del mio cuore, e questa denominazione fu la prima che mi venne in mente.
Quando il Santo Padre esortò, ‘andate negli ambienti di lavoro’, in Vicariato a Roma si costituì “un’area giustizia” perché ciascuno di noi doveva portare la croce in un Tribunale, e fare un momento di annuncio, in preparazione del Giubileo.
Io andai presso il Tribunale per i Minorenni, essendo un difensore d’ufficio per questa disciplina e subito dopo preparai un’altra Conferenza presso la Corte di Cassazione, vidi che la risposta fu positiva, a Roma avemmo un’affluenza di circa 200 avvocati, quindi nel 2000, come potete leggere nello scritto che oggi vi lascio ed è relativo al Convegno di Parigi,a Parigi io mi sentii confermata a continuare questa missione che non doveva fermarsi con il giubileo.
Il Signore mi fece capire che per sconvolgere veramente le situazioni della terra bisogna toccare il cuore dei ricchi, dei potenti della terra; allora a me venne in mente che i ricchi i potenti della terra siamo proprio noi, perché noi amministriamo la giustizia, noi siamo a contatto con il potere governativo, con le leggi; quindi chi più di noi può decidere le sorti dell’Umanità ed abbiamo una profonda responsabilità in questo.
Io, essendo abruzzese, da Roma ho iniziato in varie città d’Abruzzo,già da anni prepariamo una volta, due volte l’anno queste Conferenze, questi seminari in modo che si possano gettare le reti.
All’inizio di un cammino non si sa chi può essere la persona disponibile ad accogliere e a fare un cammino insieme, perché come diceva prima il Prof.Loiodice è importante anche partecipare ad un ritiro spirituale,è importante pregare da soli ma è importante anche pregare insieme, confrontarci, per un problema di diritto, essendo professionisti di uno stesso ambito, ma è anche importante confrontarsi a livello spirituale.
E’ stato bello girare in Tribunale questi giorni e conoscere gente che è di Dio, che la pensa come noi…oggi non sono presenti, ma ho incontrato un paio di avvocati di cui non ricordo il nome, non essendo io di Pescara, che sono altamente presenti in una parrocchia, fanno molto del bene.
Penso sia bello vedersi lungo questo vostro corridoio, che è molto bello, e riconoscersi fratelli, riconoscere che nell’altra persona, una persona che voi avete incontrato nella Conferenza è una persona di Cristo.
Già questo potrà darci una forza in più, in questi giorni sono stata qui a distribuire inviti, mi sono messa al servizio del Signore, Io ho sentito tanta preghiera attorno a me, ho sentito dentro questo Tribunale tanta tanta pace; ho ricevuto sostegno materiale e soprattutto spirituale qui dentro.Io passavo su e giù per questo grande corridoio, ma vi posso garantire che era Gesù che passava su e giù benedicendo questo Tribunale; non ha importanza che oggi non siamo in tanti perché il Signore sta buttando il suo seme.
Io raccontavo ai Colleghi di Roma un po’ di tempo fa, che riflettevo dentro di me sul perchè non c’è una grande affluenza di persone,ai gruppi di preghiera, alle Conferenze un certo numero vi è ma poi al gruppo di preghiera di solito il numero si riduce, forse perché fare un cammino fisso costa veramente una scelta.
Allora sentii dentro di me questo pensiero, come se il Signore ci avesse affidato un terreno incolto, mio padre era un contadino e da bambina andavo anch’io in campagna avevo la mia zappettina (per divertirmi) e…il terreno quando è incolto è pieno di spine, di erbacce, di sassi, per cui prima che fiorisca una pianta, un albero, un fiore occorre dissodare questo terreno, occorre mettere concime su questo terreno, e questo mi ha ridato la speranza, tant’è che aprendo al Bibbia abbiamo avuto una conferma di questa parola proprio nel passo che trovate oggi stampato sul pieghevole: ”ma infine in noi sarà effuso uno Spirito dall’alto. Allora il deserto sarà un giardino e il giardino sarà considerato una selva, nel deserto prenderà dimora il diritto, la giustizia regnerà nel giardino, effetto delle giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza”. Questa parola profetica credo sia stata data proprio per noi, per questa missione, quindi io vi invito a lasciare il vostro nominativo e riempire le schede che vi sono state date in modo che possiamo contattarvi.
Più ci si forma, più si acquisisce la conoscenza del Signore e più possiamo darla.
Non possiamo dare qualcosa che non abbiamo, se dentro di noi mettiamo la Parola di Dio, invochiamo lo Spirito Santo,possiamo essere in grado di essere quegli annunciatori, quei predicatori, quelle persone che possono testimoniare con la vita, con la professione, ma è importante anche parlare con il Collega, con il magistrato.
Io tante volte vado a trovare qualche amico magistrato e sa che io parlo di Gesù e ci mettiamo a parlare di Gesù, porto l’acqua benedetta di Lourdes, ecco approfitto per dirvi che il 23 luglio faremo un pellegrinaggio con 40 avvocati e alcuni magistrati da Roma per Lourdes.
Io vi ringrazio per la vostra presenza.