Come una bottiglia di champagne
Sono venuto a portare il fuoco sulla terra e come vorrei che fosse già acceso. Questo dice la Parola. Io quando debbo meditare questo passo penso alla bottiglia di champagne che se la scuoti, il tappo schizza in alto e lo champagne si versa nei bicchieri e travasa addirittura da essi e si espande intorno. Allora questa similitudine è per spiegare che se io ho avuto un incontro profondo con Dio, se ho un rapporto costante di dialogo col Creatore, se invoco su di me e sugli altri lo Spirito Santo, io sono come una bottiglia di champagne, basta poco per sentire quel fuoco dentro che si accende e non vede l’ora di effondersi attorno. Non puoi fare a meno di condividere la fede, di dare testimonianza, di annunciare il Vangelo in tempi opportuni e non opportuni. Allora il fulcro di tutto è l’aver avuto l’ incontro. Quell’ incontro che ha cambiato la tua vita, che ti ha fatto fare una conversione ad U, che ti ha bruciato dentro e ti ha fatto creatura nuova.
Anna Egidia Catenaro
Luca (12,49-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera»