Beatificazione di Giovanni Paolo II

11 Ott 2011 | Riflessioni

1°Maggio 2011 Beatificazione di Giovanni Paolo II

Santità ci Benedica!!!

Vogliamo ricordare in questi giorni che la nostra Associazione “Avvocatura in Missione” nasce in risposta alla esortazione di Giovanni Paolo II che nel 1999 in preparazione dell’anno giubilare disse: “Andate negli ambienti di lavoro e portate Cristo!

L’Avv. Catenaro già dal 1996 aveva avuto questa intuizione ma solo quando ascoltò Giovanni Paolo II iniziò in concreto l’Opera. Era il Kairòs.

 

Era luglio del 2000 quando l’Avv. Catenaro ai piedi della Madonna a Rue du Bac, a Parigi sentì nel proprio cuore”I veri poveri non sono i poveri ma i ricchi della terra perché per loro è più difficile incontrare Cristo”. La missione iniziata andava proseguita!

 

Dopo Roma la prima capitale straniera sarà Parigi” sentì nel suo cuore, ma quando iniziare?

 

Il 31 maggio 2003 all’Udienza tenutasi  nella sala Clementina in occasione del 700° del Patrono dei Giuristi, S.Ivo dei Bretoni, Giovanni Paolo II incontrava  la fondatrice dell’Associazione con alcuni membri unitamente alla Ambasciata Francese presso la S. Sede ed una delegazione di giuristi francesi.

 

L’Avv. Anna Egidia Catenaro parlò col Santo Padre Giovanni Paolo II, Gli raccontò dell’Opera di evangelizzazione intrapresa, chiese la Sua benedizione per questo Apostolato e Gli consegnò copia dello Statuto che fu  poi approvato nel 2005 da Mons. Molinari  de L’Aquila. Era il Kairòs per iniziare a Parigi e così fu.

 

Giovanni Paolo II  Ti ringraziamo per quello che sei stato, ti ringraziamo per la profezia su di noi, Oggi vogliamo riaffidarti,  questa Grande Opera, Impossibile:” toccare il cuore dei potenti della terra”.

 

La Tua esortazione iniziale, la Tua benedizione agli inizi, e poi la benedizione di Papa Benedetto :”Vi ringrazio per la preziosa attività che fate e Vi benedico”, l’accoglienza dei vescovi e cardinali che sono stati presenti ai nostri convegni ci danno il coraggio di proseguire, nella fede che nulla è impossibile a Dio.

 

Vogliamo ricordare la presenza dei potenti della terra il giorno del funerale di Giovanni Paolo con una riflessione allora scritta.

 

            I Potenti della terra per l’ultima visita a Giovanni Paolo II

 

Assistendo alla cerimonia funebre del Santo Padre Giovanni Paolo II due elementi mi hanno colpita:

1) la frase del vangelo e meditata dal Card.Ratzinger “ Chi pratica la giustizia è accetto a Dio”,

2) la presenza di duecento rappresentanti di Stati.

 

Durante il pomeriggio nei  vari programmi televisivi più volte si è riflettuto sul senso della presenza dei rappresentanti degli Stati in questa occasione, non solo,  ma ha colpito che uomini di Stato pur se nemici oggi si sono scambiati il segno della pace.

E’ stato usato più volte il termine “i potenti della terra”.

E’ stato detto:”Il mondo dei potenti è ai piedi di Giovanni Paolo II”; “Evento di Pentecoste fra tutti i capi di Stato”( Nella trasmissione ‘Porta a Porta’).

 

Ecco, questi elementi sono risultati importanti  perchè mi hanno confermato la importanza della evangelizzazione da me  iniziata nel campo della giustizia  nel 1999 proprio a seguito della esortazione del Santo Padre di andare negli ambienti di lavoro e portare Cristo e che è sfociata nella costituzione di una Associazione privata di fedeli denominata “Avvocatura in Missione”.

 

Nel 1999, essendo avvocato, ho recepito l’esortazione del santo Padre immediatamente in quanto rispondeva ad una chiamata che avevo già entro di me ma che attendeva forse il momento opportuno per la sua realizzazione ed  iniziai, pertanto, ad organizzare conferenze sulla Parola di Dio entro la sala avvocati della Corte di Cassazione a Roma e presso l’Auditorium della  Cassa Nazionale Forense.

La prima Conferenza riportò un’affluenza di oltre 200 avvocati, pertanto decisi di continuare.

 

Nel 2000 a seguito di un mio viaggio a Parigi in visita nella chiesa di Rue du Bac, dove è apparsa la Madonna che ha  lasciato la medaglia miracolosa,  ascoltai un’omelia di un sacerdote il quale disse che San Vincenzo de’Paoli, il cui cuore è conservato in quel luogo ebbe la chiamata di andare dai poveri, io in quell’istante sentii forte nel mio cuore questa riflessione:”I veri poveri non sono i poveri ma i potenti della terra perché per loro è più difficile conoscere Cristo”.

 

Da questa riflessione derivò per me la conferma interiore che l’evangelizzazione che avevo iniziato doveva continuare e che per risolvere i problemi del mondo alla radice bisognava toccare il cuore dei potenti della terra e pertanto coloro che detengono le redini della giustizia, delle legislazione, i governanti.

 

Dopo il ritorno da Parigi,nel settembre del 2000 iniziai ad organizzare equipe di preghiera presso il mio Studio, la prima sera l’equipe era formata da 11  avvocati e un magistrato, eravamo in totale 12.

 

Da quel giorno le conferenze sono rimaste periodiche per un paio di volte l’anno negli ambienti giudiziari, ed è iniziata successivamente la diffusione presso altri Tribunali in Italia: L’Aquila, Pescara, Lanciano, Pescara, Napoli e poi Parigi, prima città straniera.

 

Parigi è stata scelta non solo perché in quella città ebbi la conferma di continuare la evangelizzazione che avevo iniziato ma anche perché il 31 maggio del 2003 un piccolo gruppo di Avvocatura in missione è stato ricevuto in udienza privata da Giovanni Paolo II unitamente alla Ambasciata Francese presso la S.Sede in occasione del 700° di S.Ivo, patrono degli avvocati.

 

La chiamata di Avvocatura in missione è quella di portare Cristo fra i potenti della terra, pertanto assistere oggi alla presenza  di quasi tutti i rappresentanti delle potenze mondiali alle esequie del Papa è stata una gioia profonda ed una certezza che tali personalità erano senz’altro presenti in risposta ai numerosi viaggi ed incontri del santo Padre ma sicuramente anche per la misera preghiera degli aderenti all’Associazione Avvocatura in missione che viene innalzata ogni lunedì sera a Roma e, nelle altre sedi una volta al mese, preghiera d’intercessione avanti il Santissimo Sacramento per tutti gli avvocati del mondo, per tutti i magistrati e per tutti i governanti del mondo.

 

 

Siamo felici della unità profetica avvenuta oggi fra i potenti della terra  a P.za S.Pietro e sulla Parola che richiamava la “Giustizia”: “Chi pratica la giustizia sarà accetto a Dio”.

 

Senz’altro questo Papa è stato importante per la nascita di Avvocatura in Missione, per l’inizio della sua espansione all’estero  ma anche la morte di questo Papa è importante perché le parole sulla “giustizia” meditate e la presenza dei potenti della terra a mio avviso segnano le tracce del futuro della nuova evangelizzazione del terzo millennio e conferma appieno la missione iniziata da Avvocatura in Missione e che dopo oggi vorremmo portare avanti con più forza.

 

L’unità profetica dei potenti della terra ha bisogno di essere coltivata sino al raggiungimento concreto di quella unità che oggi abbiamo solo assaporato per quelle poche ore davanti al sagrato di S.Pietro ed è su questo che senz’altro nel futuro si lavorerà.

 

Roma, 7 aprile 2005                                                  Avv.Anna Egidia Catenaro