Appello ai politici di buona volontà

8 Ott 2021 | Comunicati Stampa

È paradossale che il nostro governo con la schiera di medici del CtS dall’ inizio della pandemia ad oggi non abbia trovato una cura che funzioni per i malati di covid19 ed abbia emanato attraverso l’Aifa direttive ai medici di base di utilizzo solo del paracetamolo e restare in vigile attesa.Attesa di cosa? Di ambulanze ferme davanti ai pronto soccorsi per carenza di posti,di malati che arrivano in ospedale quando per lo più è già tardi per subentrata polmonite, di tanti morti, addirittura cremati senza permettere autopsie,di medici di base spogliati del loro dovere di cura e diritto di curare i pazienti come ritengono in scienza.Ma da questo coro nefasto alcuni medici hanno continuato invece a curare secondo scienza e coscienza ed hanno salvato vite nel nascondimento o in adesione ad un comitato sorto su facebook e fondato dall’ avv. Grimaldi. l’ Associazione Avvocatura in missione a tal fine propone un appello ai politici di buona volontà perché presentino al Ministro della Salute Speranza una interrogazione parlamentare per comprendere come mai non è stato fin’ora preso in considerazione la via più semplice di curare i malati subito e a casa.Come mai le voci di medici che hanno curato a casa o addirittura on line e che hanno avuto risultati di guarigione e non ospedalizzazione non sono stati ascoltati, sono stati derisi,o zittiti, per ascoltare attraverso i media solo quei medici scelti, e in base a quali criteri? I risultati sono stati milioni di morti. Ma giunge ad hoc una sentenza del Tribunale Amministrativo del Lazio in data 4 marzo 2021 il quale ha accolto l’istanza cautelare presentata dai medici del Comitato Cura Domiciliare Covid-19, rappresentati da Avv. Grimaldi, ritenendo fondata la richiesta dei medici di prescrivere i farmaci che essi ritengono più opportuni “in scienza e coscienza” contro la nota dell’Aifa che prevede nei primi giorni di malattia la sola “vigile attesa” e la somministrazione di paracetamolo. A questo punto ora si esige una immediata revisione delle linee guida ministeriali. A volte la giustizia funziona e, diciamo che tutte le sentenze in tema di DPCM e salute sono state sempre accolte a scapito del Ministero della salute e del governo.E’ ora di cambiare passo, è ora di mettere al centro il cittadino con i suoi diritti di libertà, salute e lavoro, è ora di rivedere il sistema nazionale sanitario, è ora di spendere per aumentare il numero dei medici di base, di fornire loro gli schemi di terapie che hanno funzionato e magari fare scendere dallo scranno chi fin’ora non è stato capace di prescrivere o prevedere una cura se non il paracetamolo. Roma, 6.03.2021
avv.Anna Egidia Catenaro Presidente di Avvocatura in Missione.