GIUSTIZIA E PACE SI BACERANNO 2002

22 Nov 2009 | 1999-2003

GIUSTIZIA E PACE SI BACERANNO

L’incontro del 22 marzo 2002 presso il Tribunale di Lanciano ha avuto inizio dopo un’ora dal tempo prefissato a causa di una assemblea in corso nella medesima sala degli avvocati di Lanciano, questi convocati per discutere su un annoso e rilevante problema : quello della paventata soppressione del Tribunale.

Assemblea iniziata alle ore 11 e protrattasi sino alle 13. Alle ore 12,15 il vescovo del luogo Mons. Carlo Ghidelli faceva visita in Tribunale al fine di dare il suo saluto ed una parola di incoraggiamento per tale iniziativa di evangelizzazione; stante l’Assemblea in corso salutava alcuni avvocati facenti parti della équipe di Avvocatura in Missione a Lanciano ed esortava a perseverare.

Alle ore 13 appena l’assemblea ha avuto termine , con coraggio e fermezza veniva innalzata la croce all’interno della sala, veniva distribuita la preghiera di invocazione allo Spirito Santo ai presenti rimasti che hanno dimostrato il loro coraggio di rimanere per ascoltare a quel punto la parola di Dio, un messaggio di riflessione e di salvezza.

L’avv. Catenaro rivolgeva poche parole iniziali ai Colleghi presenti esortandoli ad invocare lo Spirito Santo per sé e per tutta l’avvocatura e magistratura, a riflettere nella propria professione sul ministero delicato che è affidato all’avvocato, quale è quello di essere consigliere e strumento per realizzare veramente il diritto e la giustizia. L’esortazione è stata di guardare il cliente non solo al fine di incamerare una parcella ma considerarlo una persona che viene inviata da Cristo per essere aiutata.

Immediatamente dopo iniziava la relazione di don Fulvio Di Fulvio la quale attira la concentrazione dei presenti per la sua freschezza e per un linguaggio semplice, fatto di esempi pratici. ” Giustiza e pace si baceranno…non c’è giustizia senza pace e non c’è pace senza perdono. Alla radice della giustizia vi deve essere il perdono, finchè esiste un debito fra una persona ed un’altra , finchè due persone non sono in una posizione paritaria, finchè non sono sullo stesso livello, se uno si considera superiore all’altro…non vi può essere amore; perché l’amore è fra eguali, fra pari, e se non c’è amore non vi può essere giustizia.

Così all’interno di una coppia, se il marito non si consiglia con la moglie nella conduzione dell’azienda di famiglia, gli affari vanno male, in quanto la donna riesce a dare equilibrio all’uomo e l’uomo riesce a dare protezione alla donna. Ognuno di loro ha qualcosa che serve all’altro; solo allora, in posizione paritaria, si ha equilibrio all’interno di una coppia”. Don Fulvio ricorda il caso di un industriale che fallì nella sua azienda ed andò da lui per un consiglio. Don Fulvio gli chiese: “Ma ti sei consigliato con tua moglie?” Egli rispose: “No, quella non capisce niente!” … ” Per questo sei fallito perché non hai condiviso con tua moglie gli affari, perché l’hai considerata inferiore , non all’altezza, quando invece Dio ha messo l’uomo e la donna sullo stesso piano perché l’uno sia di aiuto all’altro.”

Non c’è giustizia senza pace e non c’è pace senza perdono, qui ricorda un tizio che un giorno gli rilasciò una cambiale per avergli prestato di soldi .

Questo tizio alla scadenza non onorò il suo pagamento, nonostante le richieste il debitore non pagò, fra loro non c’era una situazione di pace, perché lui era creditore ed aveva diritto a riavere quanto prestato, l’altro era debitore ma non intendeva restituire la somma. A quel punto riflettè, come poteva lui sacerdote fare un’azione legale e trascinare in tribunale quel tizio? Era una testimonianza contraria alla sua fede! Allora prese una decisione, quella di strappare la cambiale ed annullare così il debito, decise quindi di rimettere il debito, e subito la pace tornò fra loro, cioè si ristabilì la giustizia, in quanto non c’era più chi doveva e chi doveva ricevere.

Quindi giustizia vi è solo nelle situazioni di parità, in cui nessuno vanta o ha un titolo giuridico o morale per vantare qualcosa su un altro

Stralciato il debito ecco che fra i due torna la pace e la giustizia è soddisfatta”.

 

Lanciano: il Palazzo di Giustizia

Lanciano: il Palazzo di Giustizia