Siate realisti, chiedete l’impossibile

15 Nov 2009 | Testimonianze

IL TRASCENDENTE A PALAZZO GIUSTIZIA
Siate realisti, chiedete l’impossibile

Questo grido realisticamente ribaltante di Albert Camus ha fatto da traccia per il primo incontro che

l’èquipe di “Avvocatura in missione” ha organizzato nel dicembre scorso quale tentativo necessario di divenire lievito di questa multiforme pasta dominata “al contrario” unicamente da interessi contrapposti che hanno per fine non la verità ma soltanto la propria verità per il trionfo della quale si combatte con qualsiasi mezzo.

Questo tentativo ora prosegue nel momento che si ricorda che la visibilità di questo Dio di nome Gesù affronta volontariamente il rinnegamento dell’uomo che ha tramato ed attuato la sua morte violenta.

Si tratta di un’autentica testimonianza di quei valori supremi che danno senso alla vita attraverso quel sibilo impercettibile nel quale soltanto Dio si rivelò a Elia sull’Oreb.

Sentir risuonare nell’attuale Sala avvocati del Palazzo di Giustizia di Roma, teatro negli anni ’40 di famosi processi contro la libertà di espressione nel periodo fascista, e negli anni ’60 di casi clamorosi come Ghiani e Martirano, con il dominio di famosi avvocati come Carnelutti, Cassinelli, Revel, una parola che non fa chiasso, in un ambiente in cui ha dominato il clamore assordante ed egoista, ma cerca di convincere con il ragionamento pacato appena percettibile, è veramente un’esperienza unica ed efficace che non si misura dai risultati immediati ma acquista forza dalla robustezza che le radici acquisiranno, penetrando in profondità su tale terreno.

Vedere innalzata la croce, in quella aula in cui io assistetti ai più grandi processi, fu un’emozione grande per me, perché là dove famose arringhe difensive erano state presentate, risuonava ora invece la parola di Dio e gli avvocati in piedi invocavano lo Spirito Santo.

E’ necessario, quindi, che l’èquipe di “Avvocatura in missione” prosegua in silenzio ma con costanza e fiducia, ed i credenti, anche nel nostro ambiente presenti, si scuotano dal timore della loro visibilità.

Roma 19 marzo 2002

Avv.Angelo Cicinelli