Provare per credere…

15 Nov 2009 | Testimonianze

Provare per credere…

Quando Anna Catenaro mi incontrò nei corridoi del tribunale di Lanciano invitandomi a recarmi ad un incontro di Avvocatura in Missione, non essendo io mai riuscito a restare a lungo in uno dei tanti movimenti spirituali che negli ultimi trant’anni avevo avuto occasione di conoscere, pensi che anche questa volta – come le altre avrei finito per tuffarmi con entusiasmo in una proposta spirituale dalla quale però, prima o poi, sarei uscito piuttosto deluso.

Pur non avendo certezze dissi comunque di si.

Da tempo infatti avvertivo la eccessiva laicità del mio ambiente di lavoro coltivando la speranza che qualcuno prima o poi si facesse carico di riportare uno squarcio di spiritualità fra le persone che, come noi avvocati, pur coltivando un lavoro che per sua stessa natura ci porta ad incontrare gli altri e a continuamente misurarci con gli altri, spesso ci vede del tutto isolati sotto l’aspetto della spiritualità cristiana, che pure magari ci guida ma che comunque tendiamo a vivere in modo del tutto individuale e soggettivo.

Adesso, e sono ormai tre anni, pur tra intuitive difficoltà sento di aver fatto un buon cammino ( assieme agli altri amici di Lanciano) e ritengo ormai per fermo che Avvocatura in missione non sia affatto o soltanto un movimento (altrimenti ne sarei già fuggito come in passato) ma qualcosa di più, certamente di diverso che meriti di essere guardato con sincero interesse cristiano e sempre maggiore disponibilità.

Riguardo a a qualche specifica esperienza di carattere personale, vorrei semplicemente raccontare un episodio. Anna Catenaro mi invitò fin dall’inizio, me come agli altri, ad ascoltare la Santa Messa dei giorni feriali con l’intenzione di rafforzare la preghiera comune e le comuni intenzioni di avvocatura in missione. Questo invito venne da me inizialmente rispettato solo per no tradire una promessa fatta ed un impegno comune assunto.

Ma con il tempo esso si è trasformato in un’esperienza sempre più gratificante ed adesso avverto quasi fisicamente il beneficio di iniziare o concludere una giornata con l’ascolto quando possibile completo della Santa Messa.

Il rispetto di quest’impegno assunto forse controvoglia e controvoglia qualche volta assolto, si è via via trasformato in una liberissima scelta, dalla quale oggi sento di non volermi più allontanare.

UN COLLEGA DEL FORO DI LANCIANO