La Provvidenza

15 Nov 2009 | Testimonianze

La Provvidenza

La Cliente:

Mi sono rivolta ad un avvocato che  ho scelto tra gli avvocati iscritti al gratuito patrocinio perché avevo un grave problema legale relativo ad una domanda di riconoscimento di paternità per la mia bambina, oltre a questo problema vivevo in un momento molto difficile economicamente al punto da non avere neanche da mangiare.

Ero preoccupata per me ma soprattutto per mia figlia.

Il padre naturale da tempo non si faceva più vedere e se in passato aveva provveduto in qualche maniera al nostro sostentamento da mesi non ci dava nessun aiuto economico, anzi le ultime volte che mi ero rivolta a lui per farmi dare almeno un po’ di cibo mi disse che avrebbe chiamato la Polizia.

Un giorno del mese di agosto dell’anno scorso andai sul suo posto di lavoro per chiedere cibo per me e per la bambina ma lui chiamò la Polizia per farmi allontanare.

Il giorno dopo telefonai al mio avvocato, ero disperata, piangevo,l’avvocato era al mare e disse che era il periodo delle ferie estive per cui non era il momento di iniziare un’azione e comunque non avrebbe risolto il problema immediato della fame.

 

Ma mi consigliò di tornare con calma, con pazienza da quell’uomo, di spiegare di nuovo la situazione della bimba, io dicevo che l’avevo già fatto che era inutile ma l’avvocato insistette ed io promisi di fare quello che lei mi diceva.

Io dopo la telefonata mi sentii subito rilassata, contenta ed andai da lui sul posto lavoro, con sorpresa anche  lui era calmo e dopo il lavoro si presentò a casa mia riempiendola con tantissime buste, 6 o 8 buste della spesa.

 

Io sono molto credente, sono musulmana, anche se non praticante ma so che  ogni volta che mi rivolgo a Dio lui mi aiuta.

 

L’avvocato:

Ero in ferie, ero impossibilitata telefonicamente a risolvere un problema così grave e contingente, quello di una madre disperata perché non ha nulla da dare da mangiare a sua figlia; che consiglio darle? Chiedere un provvedimento d’urgenza? Contro chi? L’azione per il riconoscimento non era ancora iniziata, dove mandarla? L’unico consiglio che mi veniva dal cuore era quello di mandarla di nuovo da questo uomo, dovetti insistere molto perché la cliente non voleva ritenendolo comunque inutile ma io sentivo che era l’unica cosa giusta da fare e le assicurai che lui l’avrebbe aiutata.

Dopo la telefonata continuavo a sentire una profonda compassione per questa persona che piangeva perché sua figlia da giorni non mangiava  un pasto regolare, allora ha alzato gli occhi al cielo, solo Dio poteva aiutarla immediatamente, io pur se avessi  fatto qualunque azione legale non avrei potuto garantirle cibo nell’immediato, ma Dio poteva intenerire il cuore di quel padre per far sì che provvedesse a sua figlia.

 

Solo a distanza di mesi, parlando con la cliente, sono venuta a sapere che quello stesso giorno quell’uomo che il giorno  prima aveva chiamato la Polizia , il giorno dopo le riempì la casa di vivande.

 

Lodiamo Dio perché ha esaudito le preghiere di una madre per sua figlia e le preghiere di un avvocato incapace di risolvere all’istante un problema legale.

Dio ha provveduto con un suo intervento e quindi con la sua  Provvidenza a dare da mangiare all’affamato, utilizzando proprio colui che era sembrato insensibile all’affetto verso sua figlia.

 

Lodo Dio ancora di più perché questa cliente è musulmana ed ho avuto una prova concreta che Lui ama tutti i suoi figli ancorché non cristiani.                

Lo lodo per la sua bontà, per la provvidenza che dona sempre, lo lodo perché risponde sempre alle nostre suppliche ed intercessioni, lo lodo perché è l’unico che può fare il miracolo di convertire i cuori.

Roma, 19/1/2005
Avv. A.Catenaro