Dopo una giornata di ritiro spirituale

15 Nov 2009 | Testimonianze

 

Dopo una giornata di ritiro spirituale a Roma ecco le riflessioni di una Collega

 

 

 

Cara Anna, ho sentito il bisogno impellente di scriverti per continuare a condividere con te e con l’associazione questa meravigliosa esperienza.
La domenica vado quasi sempre a messa, oggi però mi ci sono catapultata, per confessarmi, per ricevere il corpo di Cristo, per incontrare il Signore. Un bisogno spasmodico, irrefrenabile, con il cuore che batteva forte, come se stessi andando ad un appuntamento d’amore. Da ieri non faccio che pensare a Lui, al suo volto, al grande dono che mi ha fatto, che ci ha fatto condividere…
In questi lunghi anni di sofferenza non ho mai smesso un solo giorno di credere, non per vantarmi, ma la mia fede è sempre stata forte, però mi sentivo sola, mi appoggiavo alle persone, dipendevo da alcune…e non mi sono mai abbandonata al suo amore…
Ora non mi sento più sola…sento forte la sua presenza…Lui è con me, scalda il mio cuore con un calore reale, tangibile, lo ricolma di gioia, facendo uscire la sofferenza e lo sconforto.
Questo dono non è solo per me e per le mie umane sofferenze, ma anche per voi, perché possiate attingere forza e speranza dalla sua presenza in mezzo a noi.
Non è un caso che oggi sia il Corpus Domini e lui abbia voluto mostrare il suo volto dicendoci che il suo corpo è vivo in mezzo a noi e lui ci ama così tanto che possiamo mangiarlo per vivere in eterno! Quale prova d’amore può essere più grande??
Se lui ci ama così tanto e ce lo fa sentire in maniera così forte, così sconvolgente, così inequivocabile…come possiamo non far esplodere in noi l’amore per lui e per gli altri??? Il mio cuore è in tumulto, piango, tremo, prego, ringrazio…vorrei raccontarlo a tutti…ma nello stesso tempo sento il bisogno di raccoglimento, di riflessione, di silenzio… Non è un caso nemmeno che oggi sia sola ed abbia il tempo e la tranquillità di scriverti…sembra quasi tutto organizzato!!
Ti mando dei commenti che ho trovato su Internet.
In particolare mi ha colpito questo passaggio sul Mistero dell’Eucaristia “Se di fronte a questo Mistero la ragione sperimenta i suoi limiti, il cuore, illuminato dalla grazia dello Spirito Santo, intuisce bene come atteggiarsi, inabissandosi nella adorazione e in un amore senza limiti”.
Questa frase esprime esattamente il mio stato d’animo: la ragione non mi aiuta, anzi mi limita, insinua dubbi, perplessità, perchè tende a cercare una spiegazione, un motivo, un fine…mentre il cuore batte e sa perfettamente cosa succede… Poi ho trovato questa immagine a colori del volto di Cristo dalla sacra sindone, che è molto simile a quella che ho visto, soprattutto il naso così lungo e gli occhi. Ho sempre desiderato vederlo, le immagini di Gesù mi hanno sempre attratta. Sono felice di averlo visto, che proprio lui si sia rivelato. Le conclusioni a cui giunge il commento “Contemplare il volto di Cristo” sono proprio vere: “se vogliamo tornare a contemplare Gesù come ci invita a fare Giovanni Paolo II, dobbiamo cercare di rimuovere tutto ciò che può rendere torbido il nostro sguardo. Può acquistare nuova attualità in questo senso l’invito che, nella visione dell’apocalisse, viene detto all’angelo della chiesa di Laodicea: ti consiglio di comperare da me collirio per ungerti gli occhi e ricuperare la vista” (Ap 1,18).

A presto

 

 

Valeria
Inviata: martedì 27 maggio 2008